Il consigliere di opposizione interviene sulla pronuncia dei giudici del Tar, censurando l’amministrazione e annunciando anche un ricorso alla Corte dei Conti
TERAMO – ‘Last but not least’, anche il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere di opposizione a Teramo, Carlo Antonetti, affronta l’argomento sentenza del Tar sul ricorso dell’imprenditore commerciale Lattanzi, titolare di Sottosopra, contro lo sfratto ricevuto dai locali all’interno dl teatro comunale che andrà ristrutturato. Com’è noto, i giudici hanno assegnato un risarcimento di quasi 700mila euro al commerciante, perchè a loro dire il provvedimento in quella parte sarebbe illegittimo.
Antonetti, con un colpo di teatro è proprio il caso di dire, chiede le dimissioni del sindaco, le sue scuse e il risarcimento a tutti, impresa… compresa: “Il sindaco D’Alberto – dice – deve dimettersi immediatamente per rispetto dei cittadini e dei principi di buona amministrazione avendo tenuto nella vicenda in questione una ‘condotta colposa‘ contraria ai principi di buona fede e affidamento del privato”. Nel suo consueto poco sintetico comunicato, il consigliere di opposizione, premettendo “anche per mia formazione professionale, che se da un lato è doveroso e corretto evidenziare come la sentenza non sia definitiva in quanto impugnabile (si badi bene anche dalla parte privata!)”, segnala come “assai raramente si assista ad una così netta censura da parte di un Tribunale in relazione al comportamento tenuto da una Amministrazione Pubblica su documenti e fatti storicamente provati e non smentiti“.
Antonetti si dice colpito da un passaggio in particolare della sentenza dei giudici del Tar, definito inquietante e grave, quello topico a suo dire perchè il sindaco debba dimettersi: “il Collegio rileva che la REVOCA disposta dal Comune di Teramo (nota del Comune del 29.12.2023) al proprio assenso al rinnovo della concessione dei locali (nota n. 46851 del 12 luglio 2022) risulta illegittima in quanto contraria ai rincipi di buona fede ed affidamento del privato perchè disposta non in base a fatti sopravvenuti al pfredetto assenso ma a fatti già noti fin dal momento dell’espressione del medesimo (16 maggio 2022, accettazione da parte del Comune del finanziamento con fondi PNNR per lavori di ristrutturazione di 9.769.760,00 euro a valere su un progetto complessivo di 10.086.960,00 euro), quando lo stesso comune già sapeva c he il predetto rinnovo non poteva essere concesso per lo’indisponibilità dei locali cui lo stesso si riferiva in quanto destinati ad una funzione di pubblica utilità culturale da essa dichiarata!”.
Da qui anche l’annuncio di un esposto alla Corte dei Conti perchè, conclude Antonetti, vice coordinatore provinciale di Forza Italia e candidato sindaco sconfitto, “Teramo e i suoi cittadini non meritano più tutto questo!”.